Breve itinerario urbano a partire dall’area archeologica di Abellinum. L’itinerario permette di scoprire lo sviluppo dei luoghi dell’inserimento sannitico e della successiva colonia romana e come questi siano stati innestati in epoca paleocristiana. In breve: un piccolo saggio della storia della cittadina di Atripalda (0,53 km; Durata: 90 minuti)
- Area archeologica di Abellinum
- Museo del Palazzo della Dogana dei Grani
- Chiesa madre di Sant’Ippolisto Martire e Specus Martyrum
- Basilica Paleocristiana di Capo La Torre
Area archeologica di Abellinum
La colonia romana di Abellinum, risalente al II secolo a.C, si innesta su un precedente insediamento sannitico, di IV- III secolo a.C. Si trova a nord ovest dell’odierno centro della cittadina di Atripalda, in provincia di Avellino, a sinistra del fiume Sabato, che da sempre è stato una via di collegamento naturale, con il salernitano e il beneventano.
A settentrione dell’area archeologica è visibile ancora una parte della cinta muraria di età romana. All’interno di questa, ad est si trova l’area pubblica con le terme e il foro; a nord est invece è visibile una domus patrizia: si estende per 2500 mq e ha una ricca e ricercata decorazione.
Museo del Palazzo della Dogana dei Grani
Il palazzo della dogana, realizzato nel 1883, aveva due funzioni in epoca borbonica: luogo deposto allo smercio dei cereali provenienti dalla Puglia, e sede del mercato settimanale e delle fiere annuali. Poi dagli anni ‘50 ha avuto varie destinazioni, fino a diventare spazio espositivo per il patrimonio culturale del territorio.
Dal 1993 al piano terra l’edificio ospita il Museo contenente i reperti provenienti dalle necropoli di Capo La Torre. Ospita anche mostre temporanee, convegni.
Chiesa madre di Sant’Ippolisto Martire e Specus Martyrum
La chiesa madre di sant’Ippolisto si trova nel centro storico di Atripalda. Ha origini antiche: è considerato il primo edificio religioso della zona ed è stato identificato con lo specus martyrum, il cimitero delle prime comunità cristiane della valle del Sabato. Alcune sepolture tardo romane sono state individuate lungo i muri della chiesa, nel luogo in cui è stato identificato lo Specus Martyrum, luogo in cui si custodivano le spoglie e le reliquie dei santi. Qui venivano conservate anche le spoglie e le reliquie di sant’Ippolisto, martirizzato nel 304 d.C.
La chiesa, dopo numerose ristrutturazioni, ora presenta un impianto architettonico cinquecentesco: realizzata nel XVI secolo su una basilica paleocristiana, ha una facciata in stile romanico, in pietra e tufo nero. All’interno notevole è la tela raffigurante il martirio di sant’Ippolisto, del pittore napoletano Nicola La Volpe.
Basilica Paleocristiana di Capo La Torre
Dell’antica Abellinum sono note anche delle necropoli situate lungo le strade extraurbane maggiori. Le più significative sono proprio in località Capo La Torre, dove si trovano sepolture databili a partire dall’età romana imperiale fino alla tarda antichità. Su quest’area fu edificata la basilica di IV secolo d.C. Divisa in tre navate da pilastri, si nota, trasversalmente alle navate, un basamento in blocchi calcarei di spoglio con fori per l’inserimento di strutture lignee o di metallo.